La Parità di Genere nel lavoro e la Certificazione PDR 125

Feb 28, 2024 | Organizzazione

parità di genere nel lavoro

Aspetti psicologici ed emotivi della norma UNI/PdR 125:2022: la guida per la parità di genere nel lavoro

La Norma UNI/PdR 125:2022, meglio nota come “Linea guida sul sistema di gestione per la parità di genere”, rappresenta un traguardo cruciale per promuovere l’uguaglianza di genere nei contesti lavorativi. Pubblicata il 16 marzo 2022, questa normativa offre alle organizzazioni un quadro per implementare la parità di genere, trasformando la cultura aziendale attraverso l’adozione di Indicatori Chiave di Prestazione (KPI) legati a politiche inclusive.

Questo processo virtuoso si collega alla UNI ISO 30415:2021 sulla gestione delle risorse umane orientata alla diversità e all’inclusione, migliorando non solo le prestazioni individuali, ma anche quelle aziendali, valorizzando la diversità professionale e personale per una nuova visione dell’economia e della competitività aziendale.

La certificazione è disponibile per organizzazioni di ogni tipo, indipendentemente da dimensioni o natura giuridica, sia nel settore pubblico che privato. Le imprese certificate possono beneficiare di vantaggi concreti: oltre al miglioramento dell’immagine aziendale, sono previsti sgravi fiscali fino a 50.000 euro, punteggi premianti per bandi nazionali ed europei e accesso a fondi PNRR destinati a supportare queste iniziative.

Gli effetti psicologici ed emotivi della parità di genere sul lavoro

Gli aspetti emotivi e psicologici legati all’applicazione di questa norma possono influenzare in modo significativo l’ambiente di lavoro e la percezione dei dipendenti. Ecco alcuni punti salienti:

  • Cambiamento culturale: adottare la certificazione UNI/PdR 125:2022 richiede un impegno aziendale verso la parità di genere, sfidando norme consolidate e richiedendo un’evoluzione culturale. Questo cambiamento può comportare resistenze psicologiche.
  • Sensibilizzazione e formazione: politiche mirate alla sensibilizzazione del personale, previste dalla certificazione, possono modificare in positivo gli atteggiamenti dei dipendenti, aumentando la consapevolezza sulle tematiche legate all’uguaglianza di genere.
  • Partecipazione attiva: la guida promuove il coinvolgimento di uomini e donne a tutti i livelli decisionali, rafforzando il senso di equità e fiducia tra i dipendenti.
  • Equità salariale: garantire una retribuzione equa, basata sul merito e non sul genere, può ridurre le disparità percepite e aumentare la soddisfazione lavorativa.
  • Conciliazione vita-lavoro e tutela della genitorialità: l’attenzione a un migliore bilanciamento tra vita personale e professionale migliora il benessere mentale dei dipendenti, riducendo lo stress e aumentando la produttività.
  • Valutazione del clima aziendale: la norma prevede l’analisi del clima organizzativo rispetto alla parità di genere, permettendo di affrontare eventuali criticità psicologiche o emotive emerse durante il percorso di certificazione.

Il valore della certificazione per la parità di genere

La certificazione UNI/PdR 125 rappresenta un potente strumento per dimostrare l’impegno aziendale verso l’equità di genere. Essa non solo rafforza l’autostima e il benessere individuale, soprattutto tra le donne, ma contribuisce a creare un ambiente inclusivo e motivante. Promuovere la parità di genere riduce le discriminazioni, abbassando il livello di stress e migliorando la produttività generale.

Tuttavia, il percorso verso l’uguaglianza può anche suscitare resistenze. Alcuni potrebbero percepire gli sforzi per la parità come ingiusti, generando conflitti interni. È importante affrontare con sensibilità le dinamiche psicologiche e prevenire la nascita di stereotipi inversi, dove un genere può essere considerato favorito rispetto all’altro.

Un futuro più equo e inclusivo

In definitiva, per promuovere la parità di genere nel lavoro, è necessario un approccio equilibrato e consapevole delle sfumature individuali e culturali. La certificazione UNI/PdR 125 è un passo decisivo verso l’uguaglianza, ma richiede attenzione verso gli impatti emotivi e psicologici che può generare. Un cambiamento culturale sostenibile può essere realizzato solo attraverso un’attenta gestione di queste complessità, creando un ambiente di lavoro inclusivo e giusto per tutti i dipendenti.

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